Echinops (Cardo Pallottola)

Genere che comprende una decina circa di piante perenni, vivaci, originarie dell'Europa e dell'Asia. Formano densi ciuffi eretti, con ampie foglie riunite in rosette basali, di colore verde scuro o grigio verde, lunghe 20 - 30 cm, finemente divide e dentellate, a forma lanceolata o triangolare. Spesso presentano lunghe spine acuminate. Per tutta l'estate producono fusti eretti, alti 100 - 120 cm, che portano foglie di dimensioni minori, ma molto simili a quelle basali, e al cui apice sboccia una grossa infiorescenza di forma sferica, costituita da piccoli fiori di colore blu intenso o bianco - argento. Molto apprezzati come fiori recisi, si possono anche far essiccare. Queste piante in genere sono tra le preferite dalle api e dalle farfalle, in luoghi adatti al loro sviluppo possono divenire leggermente infestanti


Esposizione: porre in posizione con sole. Queste piante si sviluppano senza problemi anche all'ombra parziale, ma sicuramente producono più fiori se esposte per molte ore al giorno ai raggi solari diretti. In genere non temono il freddo e possono sopportare anche inverni molto rigidi


Annaffiature: dopo la messa a dimora vanno annaffiati regolarmente per almeno un mese. In seguito si accontentano delle piogge, e necessitano di annaffiature solo in caso di lunghi periodi di siccità. All'inizio della primavera fornire del concime granulare a lenta cessione, specifico per piante da fiore


Terreno: preferiscono terreni poveri, sabbiosi, secchi, molto ben drenati. Di solito le piante coltivate in terreni ricchi e umidi tendono ad essere più facilmente colpite da parassiti e da malattie. Si adattano senza problemi alla terra da giardino, purché sia molto drenante


Moltiplicazione: in primavera inoltrataè possibile seminare, in semenzaio, in luogo protetto e ombreggiato, con temperatura media vicina ai 18 - 20° C. In autunno è possibile dividere i cespi, oppure praticare talee di radice


Parassiti e malattie: in genere non vengono colpiti da parassiti o da malattie. Occasionalmente gli afidi si possono annidare sulle infiorescenze, causando gravi danni




 

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