Quercus (Quercia)
Albero di media grandezza a foglie caduche, originario dell’America settentrionale. Gli esemplari adulti possono raggiungere i 15 - 20 metri di altezza, ed hanno una crescita abbastanza rapida, che dona a questa essenza un particolare interesse come alberatura nei parchi e nell’arredo urbano, anche come albero ombreggiante. Ha fusto eretto, ben ramificato, con corteccia bruna, solcata da profonde fessure e rugosità. La chioma è dapprima piramidale, diviene tondeggiante con il passare degli anni, sempre mantenendo un aspetto disordinato. Le foglie sono di colore verde scuro, leggermente più chiare sulla pagina inferiore, coriacee e lucide, divengono di colore rosso acceso in autunno. La colorazione permane per alcune settimane. La forma delle foglie è ovale, solcata da incisioni molto profonde, che dividono ogni foglia in 5 lobi di forma diversa, con margine leggermente ondulato. Le infiorescenze maschili sono lunghi gattini, riuniti in piccoli ciuffi, mentre quelle femminili sono piccoli fiori bianco - verdastri, poco appariscenti. Compaiono in primavera entrambi sullo stesso albero. Ai fiori seguono i frutti, grosse ghiande verdi, che a maturazione divengono marrone - grigiastro. Albero di facile coltivazione, è molto diffuso in coltivazione in America ed in Europa. Non è molto adatto a giardini di piccole dimensioni, anche se esitono varietà nane, dallo sviluppo più contenuto
Esposizione: si sviluppano senza problemi in qualsiasi posizione, prediligendo luoghi con una buona luce del sole. Non temono il freddo, anche se può essere necessario riparare dal freddo e dal vento i giovani esemplari da poco posti a dimora: è sufficiente coprire la pianta con agritessuto durante le settimane invernali più rigide
Annaffiature: le piante a dimora da tempo in genere si accontentano delle piogge, pur potendo necessitare di annaffiature in caso di lunghi periodi di siccità durante i mesi estivi. Gli esemplari molto giovani, da poco posti a dimora, necessitano di annaffiature da marzo a settembre, da fornire quando il terreno è ben asciutto da alcuni giorni
Terreno: porre a dimora in luogo con terreno soffice, sciolto, profondo e molto ben drenato. Una volta decisa la posizione in cui interrarne una è conveniente praticare una fossa di buone dimensioni, e lavorare il terreno mescolando ad esso poca sabbia, poco stallatico ed una buona quantità di terriccio universale di buona qualità, per fare in modo che le nuove radici affondino in un terreno non troppo compatto
Moltiplicazione: in autunno è possibile prelevare talee, prediligendo le ramificazioni non ancora completamente lignificate. In autunno è anche possibile seminare le ghiande, evitando di interrarle completamente. Ricordiamo che le ghiande non germinano con grande facilità, si consiglia quindi di grattarne leggermente la superficie con della carta vetrata, per permettere all’acqua di penetrare al loro interno, inoltre ricordiamo di seminare più ghiande, perchè i giovani germogli disseccano con grande facilità
Prassiti e malattie: in genere sopportano senza problemi l’attacco dei parassiti. Solo rodilegno e cancri rameali di importante entità possono compromettere un’intera pianta