Viburnum (Viburno)
Arbusto. Il genere comprende circa 200 specie di arbusti di dimensioni varie, decidui o sempreverdi, originari dell'Asia e dell'Europa. Molto diffusi nei giardini per la facilità di coltivazione, hanno in genere forma arrotondata, o eretta, e raggiungono i 3 - 4 m di altezza nell'arco di alcuni anni. Il fogliame è ovale o lanceolato, in genere coriaceo, liscio o rugoso, a seconda della specie, di colore verde scuro. I fusti sono molto ramificati, e sopportano potature anche drastiche, per mantenere l'arbusto più compatto. Le specie a foglia caduca fioriscono in primavera, la gran parte delle specie sempreverdi fioriscono in autunno o in primavera. Quasi tutte le numerose specie producono decorative bacche, che rimangono sulla pianta a lungo. I fiori dei viburni sono riuniti in caratteristici racemi ad ombrello, e così anche le bacche. In alcuni casi i racemi sono globosi
Tecniche colturali: sono vigorosi e danno pochi problemi ai giardinieri. Prediligono le posizioni con sole, o a mezz'ombra, e non temono il freddo. Le specie a fioritura molto precoce si pongono a dimora in luogo riparato dal vento, per evitare che eventuali gelate tardive rovinino i boccioli. Si utilizzano anche come piante da siepe
Potature: non necessitano di potature regolari. Talvolta si può intervenire per sfoltire piante troppo fitte recidendo i rami vecchi. Il periodo ideale per tale tipo di intervento è quello appena successivo alla fioritura. Le specie a fioritura invernale devono però essere potate in primavera
Moltiplicazione: la tecnica che garantisce i migliori risultati è senz'altro la talea. Per le specie decidue è preferibile utilizzare talee semilegnose, da prelevarsi in giugno luglio. Per le specie sempreverdi, invece, utilizzare talee di legno maturo. In entrambi i casi utilizzare un substrato di torba e sabbia in parti uguali. Si ripicchettano quando hanno ben radicato
Annaffiature: si accontentano delle piogge, ma può essere necessario intervenire con annaffiature abbondanti in caso di periodi di siccità molto prolungati, soprattutto in primavera o in autunno. In autunno o a fine inverno è consigliabile interrare ai piedi degli arbusti del concime organico ben maturo, per garantire il necessario nutrimento