Ajuga (Bugola)
Pianta erbacea perenne con radici fascicolate che in primavera emette dalla base del fusto numerosi stoloni fogliati, striscianti e radicanti ai nodi che diffondendosi formano folti tappeti di un bel verde metallico, cupo. Stelo fioriale eretto, alto 10-20 cm, quadrangolare, semplice, spesso glabro alla base, ma peloso sulle due facce opposte in alto, a volte sfumato di porpora o di violetto. Foglie basali in rosetta, ovali-spatolate, intere o crenate, lucide si restringono in un lungo picciolo (lungo quanto la lamina), quelle del fusto sono più piccole e subsessili che in alto si riducono in brattee che a volte si colorano di viola. I fiori sono raggruppati in verticillastri di 6 -8 elementi all’ascella delle foglie superiori, accompagnati da brattee ovali, talvolta violacee, hanno un calice lungo 4-6 cm, peloso, con tubo lungo più o meno quanto i denti. Corolla frastagliata blu-violetto, a volte anche rosa o biancastra, con tubo pubescente, senza il labbro superiore e quello inferiore trilobo col lobo mediano più grande, obcordato. Stami azzurri che emergono completamente dalla fauce. Il frutto è un tetrachenio, con superficie rugosa
Antesi: da Aprile a Giugno, ma in Sicilia da Gennaio a Marzo
Distribuzione: comune in Italia Settentrionale e Centrale è rara in Italia Meridionale e Sicilia, assente in Sardegna
Habitat: pianta che preferisce i luoghi freschi e ombreggiati, ma resiste bene anche al sole, cresce nei prati e nelle radure, su pendii erbosi e scarpate, dove cresce fino a 1.500 m di altitudine
Proprietà ed usi: ha proprietà astringenti, vulnerarie e antiinfiammatorie, veniva usata per attenuare infiammazioni della cavità orale, ridurre i disturbi emorroidali, frenare emorragie, mitigare infiammazioni intestinali e diarree. Per uso cosmetico è ritenuta utile per pelli delicate e predisposte alla cuperose. In cucina i getti giovani possono venire consumati come insalata