Vitex (Agnocasto)

Piccolo albero o grande arbusto a foglie caduche, originario dell’Europa e dell’Asia. Gli esemplari adulti possono raggiungere i 3 - 4 m di altezza, ma è possibile contenerne la crescita con interventi di potatura annuali, da praticarsi durante l’inverno, tali potature sono consigliabili anche per mantenere l’arbusto compatto, evitando che perda ramificazioni nella parte bassa. Ha fusti sottili, ben ramificati, spesso rivolti verso l’alto, talvolta arcuati. Il fogliame ricorda la cannabis, essendo palamto, con foglioline lanceolate, rugose, di colore verde scuro o verde grigiastro. In primavera inoltrata all’apice dei nuovi rami sbocciano numerosi piccoli fiori, riuniti in pannocchie, di colore blu cielo. La fioritura continua sporadicamente fino ai freddi autunnali. Ai fiori seguono piccoli frutti tondeggianti, leggermente carnosi, che contengono alcuni semi sferici, di colore scuro. Il fogliame dell’agnocasto è molto aromatico, ed anche i fiori sono profumati ed attirano le farfalle. Esistono varietà dai fiori di colore bianco, lilla o porpora, anche se generalmente le varietà più coltivate hanno fiori azzurri. Questa pianta viene utilizzata da millenni anche nella medicina popolare ed in erboristeria


Esposizione: questo arbusto è rustico e resistente, predilige posizioni con sole, ma può anche essere posto a dimora in luogo a mezz'ombra, mentre un’esposizione scarsamente luminosa causa una fioritura incospicua. Non teme il freddo e può essere coltivato all’aperto anche nelle regioni con clima invernale molto rigido


Annaffiature: tende ad accontentarsi delle piogge, anche se è consigliabile annaffiare sporadicamente gli esemplari da poco posti a dimora, durante i mesi caldi. Può essere necessario intervenire fornendo acqua durante periodi particolarmente siccitosi. A fine inverno s sparge ai piedi dell’arbusto del concime granulare a lenta cessione o dello stallatico maturo, interrando leggermente il composto


Terreno: porre a dimora in terreno molto ben drenato, evitando ristagni idrici. Qualsiasi terreno può essere indicato per l’agnocasto, anche la comune terra da giardino


Moltiplicazione: i piccoli semi scuri si seminano in primavera o in autunno. Ricordiamo che le giovani piante ottenute da seme andranno poste a dimora soltanto dopo un paio di anni di coltivazione in luogo riparato. Durante l’estate è possibile prelevare talee semilegnose dai rami che non hanno portato fiori


Parassiti e malattie: un terreno scarsamente drenante o piogge estive moto cospicue possono favorire l’insorgenza di marciumi radicali




 

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